La luna-limone
raggio azzurro,
lontana
imperiosa
pietra dura della notte
albumosa
chiara d’uovo
goccia
perla
osso
conchiglia,
acque vorticose a scalfirle la roccia
senza un grido di dolore.
Sotto il patio bianco
la luna tagliata
come formaggio,
è latte
da mangiare
alto nel vuoto luminoso,
un occhio albino a rischiarare
notti più o meno opache,
anche senza di lei.

 

 

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