Vincitore
della I edizione del premio “Linguaggi
Neokulturali” con il romanzo inedito Di altre Metamorfosi
Scheda dell’opera
di
Silvia Longo, scrittrice e presidente della giuria
Di
Altre Metamorfosi è in assoluto il testo più innovativo,
dal mio punto di vista. Per l’argomento coraggioso (non è
da tutti affrontare tematiche a sfondo filosofico, religioso, esoterico,
sociale, e scegliere di farlo così: non con un saggio, sebbene
i contenuti vi siano tutti, ma in narrativa) e per la forma (una sorta
di gioco ad incastro di vari racconti, il cui finale dell’uno
coincide con l’inizio del successivo, in modo pressoché
perfetto).
Si rimane spiazzati, nelle prime pagine. Poi, se si decide di dare fiducia
all’autore, ecco che un mondo si spalanca e si offre. Vi è
molta consapevolezza in questo autore. Egli dimostra di conoscere a
fondo archetipi e simboli, leggende e miti, culture religiose e pratiche
popolari, addirittura teorie scientifiche su spazio e tempo. Sebbene
prevalga un forte elemento surreale, resta forte la caratterizzazione
dei luoghi geografici descritti, che si fanno visibili e riconoscibili.
E dei personaggi – per quanto poco spazio magari si conceda a
ciascuno di essi. Peraltro si tratta di un romanzo corale, nel quale
ciascuna voce, gradualmente, trova la giusta collocazione.
La forma è precisa, sobria, efficace, colta, e nessun dettaglio
è lasciato al caso. Se fossi un editore, di sicuro mi innamorerei
di quest’opera, di questa penna, e la pubblicherei al volo, pur
consapevole che si tratta di un libro di difficile collocazione sul
mercato, un testo non per tutti insomma. Renderlo più fruibile
con un lavoro di editing sarebbe farne uno scempio poco utile e irrispettoso.
Nonostante il fine del concorso non sia la pubblicazione di un testo,
ma il riconoscimento a un talento nuovo, in qualche modo diverso, non
omologato, spero ugualmente – a dispetto di quanto appena affermato
– di trovarlo presto in libreria.