Uno
sguardo da un'altra prospettiva - Il Premio Letterario Linguaggi Neokulturali
di Antonella Mecenero (Inchiostro, fusa e draghi)
(...) Da partecipante non ci si rende conto di quanto immane sia la
mole di lavoro che un concorso letterario comporta. Ritengo che la redazione
di Kultural abbia avuto qualcosa di eroico per essere riuscita a organizzare
e a portare a compimento un lavoro simile.
Leggete qui
l'infinito elenco dei partecipanti. Sono arrivati più di 2000
romanzi, di cui molti non ammissibili al concorso per i più svariati
motivi: plagi, opere non inedite, opere di generi non ammessi, opere
di non esordienti. E quindi davvero, la mia prima considerazione è
una preghiera:
Leggete sempre con attenzione il bando di partecipazione.
Ogni opera ha diritto alla massima attenzione possibile e ogni testo
che non dovrebbe essere lì ha in qualche modo sottratto energia
e tempo all'organizzazione. Io stessa in passato ho partecipato con
leggerezza ad alcuni concorsi e ora mi rendo conto che si è trattato
di una mancanza di rispetto proprio nei confronti di quelle persone
da cui speravo di ottenere correttezza e attenzione.
Come
ho già avuto modo di dire fino alla nausea, un concorso letterario
è una gara, deve per sua natura incoronare un solo vincitore.
Nessuno dei partecipante deve prendere il non essere andati avanti nelle
selezioni come un giudizio inappellabile sulle proprie capacità
di scrittura.
Il primo passaggio è stato passare da 2000 testi a 50. Ecco,
io credo che ciascuno dei cinquanta debba essere applaudito. Ciascuno
di essi è stato letto da decine di lettori che hanno dato una
valutazione, la media di tali valutazioni ha determinato la rosa dei
finalisti (con tanto di ex equo, riconteggi, testi ritirati e poi riammessi,
giusto per facilitare la vita agli organizzatori, che se no si annoiavano).
In ogni gara c'è una percentuale di fortuna, per cui davvero
vorrei ricordare a ciascuno degli autori di questi 50 romanzi che sulla
linea di partenza eravate 2000. Vi siete fatti notare, il vostro testo
valeva.
So per certo che alcune esclusioni hanno spezzato il cuore agli organizzatori
stessi, che si sono dovuti attenere alle regole che erano state stabilite.
In un concorso letterario si soffre anche dall'altra parte della barricata.
E
infine siamo arrivati ai finalisti, i cui testi arrivati a me.
Di loro non sapevo nulla, non sapevo il nome degli autori, neppure se
un'opera era scritta o meno a quattro mani (una delle cose che più
mi ha stupito è stato proprio scoprire che due opere erano state
scritte da una coppia di autori).
L'unica cosa che posso dire agli autori finalisti è
GRAZIE
Grazie per le vostre storie, per averci creduto, averle raccontate così
bene, aver trasmesso così tanto.
La
difficoltà maggiore, dal mio punto di vista, è stato il
fatto che in finale siano arrivate opere valide e diversissime.
OSI è un thriller con un ritmo da film d'azione americano e un
antieroe ruvido (e per questo inevitabilmente simpatico). Difficilissimo
confrontarlo con le atmosfere rarefatte di MARIPOSA, romanzo soffuso,
che regala passaggi di rara eleganza.
Alla fine ho dovuto votare (e i miei voti sono riusciti a perdersi nella
rete e sono stati recuperati solo all'ultimo, sempre per la serie: gli
organizzatori se no si annoiavano) con una serie di dubbi e ansie che
io stessa non mi attendevo di provare.
Perché una cosa è certa. Sono tutti dei gran bei romanzi.
Ciascuno a suo modo, tutti si sono fatti amare. A distanza di un certo
tempo dalla lettura, mi rendo conto che sono diventati parte di me.
Non entrerò più in una seconda casa senza pensare a MARIPOSA.
RICONCILIAZIONE mi ha fatto riconsiderare un momento storico. VOYAGE
IN ITALIE per assurdo mi ha fatto venire nostalgia della Francia e così
via tutti gli altri.
Infine, una volta votato ho scoperto la tifosa che è in me. Non
volevo scegliere, ma ho dovuto farlo e una volta fatto ho "adottato"
delle opere più delle altre. Tutto è avvenuto via mail,
non sapevo quali erano i voti degli altri e ho aspettato i risultati
con la stessa ansia con cui ho atteso quelli del Tedeschi.
Un
romanzo in particolare mi ha fatto riflettere. Se mai ci fosse stato
bisogno di ribadirlo, ho capito con rinnovata chiarezza che un romanzo
si svela solo alla lettura. DI ALTRE METAMORFOSI ha un titolo che, d'istinto,
mi preoccupava. Poi ho letto la sinossi che era allegata al testo e
mi sono preoccupata ancor di più. Ho iniziato a leggerlo con
una certa diffidenza... E poi di colpo erano passate tre ore e ne ero
completamente ipnotizzata. . Titolo e sinossi a volte non vogliono dire
proprio niente (anche se sia il titolo che la sinossi erano onestissimi
nel presentare il testo).
Che cosa mi rimane da dire?
Ecco l'elenco dei
finalisti:
Di Altre Metamorfosi di Stefano Valente
Mariposa Lucia Rossetti e Manuel Turolla
Voyage En Italie di Adele Zarrilli
Riconciliazione di Coralba Capuani
Sotto La Linea Del Sogno di Blue Bettini
OSI di Ilaria Tuti e Paolo Gurisatti
Al di là
del risultato finale, grazie a tutti voi.
Grazie a Stefano, Lucia, Manuel, Adele, Coralba, Blue, Ilaria e Paolo.
Spero di trovarvi tutti presto in libreria.