La
serpe e il mirto (1978)
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Aguilar Mendes, studioso di letteratura portoghese, giunge a Roma il
16 aprile del 1978, esattamente nel mattino cruciale del rapimento di
Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. E' un fuoruscito, un esule che
fugge dall'Argentina che il regime militare ha trasformato nella terra
dei desaparecidos. A Roma hanno così inizio le vicende
del letterato: scendendo in una strana - a volte "introvabile"
- pensione del centro, Aguilar Mendes sarà proiettato in una
girandola di eventi misteriosi che lo porterà avanti e indietro
per l'Europa, rendendolo vittima e protagonista di arcani insondabili
e intrighi politici. Lo schivo, spaesato Aguilar Mendes si imbatterà
negli "ospiti" del piccolo albergo, conoscerà le sue
sedute spiritiche; verrà coinvolto in complotti, segreti e amori,
in giochi di potere e avvenimenti - antichi e presenti - che lo metteranno
in contatto con figure, atmosfere e "presenze" incredibili,
e tuttavia reali: con un esercito di epici bravacci che diffonde il
terrore e il carnevale fin dentro il cuore del Brasile, con Santi-teologi
in bordelli della Terra del Fuoco, con un gatto di Oporto (?) e tre
cani infernali, con le malinconie dolci di Lisbona... E anche con Antenati-Serpenti
dall'altra parte del mondo. Perché il Tempo - la Serpe-Ouroboros
che morde la sua stessa coda - ha determinato di fare di Aguilar Mendes
il proprio custode...
Il Mystery si fonde col Giallo esoterico in un romanzo che spazia dai
temi contemporanei (come le trame politiche internazionali, la tortura
e la repressione sociale) alla Storia vera e propria (quella "ufficiale"
accanto alle storie minori - quelle con la S minuscola). Alla fine,
al di là dell'oscurità dei vicoli di Roma e del labirinto
dei suoi enigmi, attuali e millenari, è il "Mistero dei
misteri" ad attendere Aguilar Mendes. Un segreto che andrà
oltre le aspettative del lettore e degli stessi personaggi...